La giornalista Barbara Autuori ha intervistato Sauro a dicembre, per il giornale "Nuovo
Consumo" della Coop.
L'articolo è stato pubblicato in versione cartacea ed online.
Per gentile concessione di Barbara, riportiamo di seguito il testo dell'articolo:
"A passo di danza
Abili e disabili insieme nella Danceability. Un ritmo che cresce trasformandosi in un impulso inarrestabile. Un coinvolgimento di corpo e mente tale da superare qualunque diversità. Danceability è questo e molto di più: una vera e propria forma d’espressione artistica per ballare, muoversi, interagire con coreografie realizzate da danzatori abili e disabili. «In realtà – precisa Sauro Lascialfari, insegnante pratese di danceabililty – è più corretto parlare di abilità diverse di cui questa forma d’arte è una delle dimostrazioni più concrete». Nata negli Stati Uniti all’inizio degli anni Novanta su idea di Alito Alessi, danzatore di contact improvisation e coreografo, in effetti la danceability è una tecnica di danza che si rivolge a chiunque, senza limiti d’età, esperienza e condizione fisica o mentale. «L’idea di base – prosegue Lascialfari affetto da tetraparesi spastica da quando aveva 2 anni – è che tutti possono andare oltre i limiti a cui sono abituati imparando ad abbattere prima di tutto il proprio muro interiore». Un esercizio tanto più difficile quanto più si diventa grandi. «I bambini – spiega Lascialfari che dal 2001 tiene corsi di danceability nelle scuole elementari e medie di Prato – sono avvantaggiati perché non vivono le differenze come un ostacolo. L’adulto, invece, prova paura, imbarazzo, è più rigido soprattutto nel momento del contatto». Quando, però, il potere della musica prende il sopravvento l’esperienza che ne deriva è senza pari. Su melodie scelte dall’insegnante si inizia con l’ascoltare il battito del cuore e il respiro, si passa allo studio dello spazio e poi alla ricerca della relazione con l’altro. Le coppie, meglio se costituite da sconosciuti, si mettono in gioco attraverso movimenti fatti di tocchi delicati e a poco a poco di un contatto fisico più consistente come il peso vero e proprio.
Per promuovere e organizzare seminari e spettacoli di danceability l’insegnante pratese ha creato l’Associazione Rotelle Attive (http://www.rotelleattive.it) ed è raggiungibile via e-mail all’indirizzo rotelleattive@virgilio.it. "
Questo è il link alla pagina di Nuovo Consumo online, su cui è pubblicato l'articolo http://www.nuovoconsumo.it/molto-abili
Scarica da qui Nuovo Consumo gennaio - febbraio 2015
L'articolo è stato pubblicato in versione cartacea ed online.
Per gentile concessione di Barbara, riportiamo di seguito il testo dell'articolo:
"A passo di danza
Abili e disabili insieme nella Danceability. Un ritmo che cresce trasformandosi in un impulso inarrestabile. Un coinvolgimento di corpo e mente tale da superare qualunque diversità. Danceability è questo e molto di più: una vera e propria forma d’espressione artistica per ballare, muoversi, interagire con coreografie realizzate da danzatori abili e disabili. «In realtà – precisa Sauro Lascialfari, insegnante pratese di danceabililty – è più corretto parlare di abilità diverse di cui questa forma d’arte è una delle dimostrazioni più concrete». Nata negli Stati Uniti all’inizio degli anni Novanta su idea di Alito Alessi, danzatore di contact improvisation e coreografo, in effetti la danceability è una tecnica di danza che si rivolge a chiunque, senza limiti d’età, esperienza e condizione fisica o mentale. «L’idea di base – prosegue Lascialfari affetto da tetraparesi spastica da quando aveva 2 anni – è che tutti possono andare oltre i limiti a cui sono abituati imparando ad abbattere prima di tutto il proprio muro interiore». Un esercizio tanto più difficile quanto più si diventa grandi. «I bambini – spiega Lascialfari che dal 2001 tiene corsi di danceability nelle scuole elementari e medie di Prato – sono avvantaggiati perché non vivono le differenze come un ostacolo. L’adulto, invece, prova paura, imbarazzo, è più rigido soprattutto nel momento del contatto». Quando, però, il potere della musica prende il sopravvento l’esperienza che ne deriva è senza pari. Su melodie scelte dall’insegnante si inizia con l’ascoltare il battito del cuore e il respiro, si passa allo studio dello spazio e poi alla ricerca della relazione con l’altro. Le coppie, meglio se costituite da sconosciuti, si mettono in gioco attraverso movimenti fatti di tocchi delicati e a poco a poco di un contatto fisico più consistente come il peso vero e proprio.
Per promuovere e organizzare seminari e spettacoli di danceability l’insegnante pratese ha creato l’Associazione Rotelle Attive (http://www.rotelleattive.it) ed è raggiungibile via e-mail all’indirizzo rotelleattive@virgilio.it. "
Questo è il link alla pagina di Nuovo Consumo online, su cui è pubblicato l'articolo http://www.nuovoconsumo.it/molto-abili
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