martedì 1 luglio 2014
Un po' di amarezza...ma anche di speranza
Salve a tutti,
a distanza di 15 giorni dalla recita dei due spettacoli di Danceability, fatti al Pattinodromo Palarogai di Maliseti (Prato), è ancora pungente il dispiacere di non aver visto tra il pubblico tante persone amiche che mi avevano detto che sarebbero state presenti.
Viceversa, ringrazio di cuore coloro che sono venuti, anche una cara coppia da Verona, ed hanno applaudito molto i nostri spettacoli.
Conosco bene gli impegni di tutti i miei amici e quindi so che chi non ha potuto partecipare, sicuramente, aveva un buon motivo.
In realtà, quello che mi dispiace tanto è di vedere tanta diffidenza, sfiducia, indifferenza rispetto alla Danceability, da parte di Associazioni, Cooperative, Università e scuole Pratesi. Addirittura, anche tre Banche di livello Nazionale hanno negato una piccola sponsorizzazione di tale Manifestazione Artistica.
Per questo motivo, voglio rivolgere un ringraziamento particolare e specialissimo all'associazione Anffas di Prato, in partcolar modo alla Presidente Angela Fenara ed al Dottor Gabbanelli, che hanno creduto in quello che proposi loro nel 2006. Infatti, da diversi anni, l'Anffass partecipa a Corsi e Seminari organizzati dall’Associazione Rotelle Attive. con grandi benefici psicologici, morali, ed emotivi dei loro partecipanti, siano essi operatori e “cosiddetti dis-abili “.
Da 11 anni organizzo a Prato il Seminario Nazionale e Internazionale Danceability di 6 giorni con spettacolo finale dei partecipanti e tutti gli anni devo lottare tanto con queste barriere mentali. Quello che colpisce maggiormente è la mancanza di fiducia in quello che insegniamo mentre in molte altre regioni si è capito da tempo il valore di danzare tutti insieme.
Anche un grande attore e Premio Nobel, come Dario Fo ha apprezzato i nostri spettacoli, come si può vedere dal video di cui sotto.
Voglio salutarvi con una riflessione personale, che da tanti anni cerco di mettere in pratica ogni giorno: quando ci presentano un’opportunità per migliorarsi interiormente che fisicamente, prendiamola al volo
a distanza di 15 giorni dalla recita dei due spettacoli di Danceability, fatti al Pattinodromo Palarogai di Maliseti (Prato), è ancora pungente il dispiacere di non aver visto tra il pubblico tante persone amiche che mi avevano detto che sarebbero state presenti.
Viceversa, ringrazio di cuore coloro che sono venuti, anche una cara coppia da Verona, ed hanno applaudito molto i nostri spettacoli.
Conosco bene gli impegni di tutti i miei amici e quindi so che chi non ha potuto partecipare, sicuramente, aveva un buon motivo.
In realtà, quello che mi dispiace tanto è di vedere tanta diffidenza, sfiducia, indifferenza rispetto alla Danceability, da parte di Associazioni, Cooperative, Università e scuole Pratesi. Addirittura, anche tre Banche di livello Nazionale hanno negato una piccola sponsorizzazione di tale Manifestazione Artistica.
Per questo motivo, voglio rivolgere un ringraziamento particolare e specialissimo all'associazione Anffas di Prato, in partcolar modo alla Presidente Angela Fenara ed al Dottor Gabbanelli, che hanno creduto in quello che proposi loro nel 2006. Infatti, da diversi anni, l'Anffass partecipa a Corsi e Seminari organizzati dall’Associazione Rotelle Attive. con grandi benefici psicologici, morali, ed emotivi dei loro partecipanti, siano essi operatori e “cosiddetti dis-abili “.
Da 11 anni organizzo a Prato il Seminario Nazionale e Internazionale Danceability di 6 giorni con spettacolo finale dei partecipanti e tutti gli anni devo lottare tanto con queste barriere mentali. Quello che colpisce maggiormente è la mancanza di fiducia in quello che insegniamo mentre in molte altre regioni si è capito da tempo il valore di danzare tutti insieme.
Anche un grande attore e Premio Nobel, come Dario Fo ha apprezzato i nostri spettacoli, come si può vedere dal video di cui sotto.
Voglio salutarvi con una riflessione personale, che da tanti anni cerco di mettere in pratica ogni giorno: quando ci presentano un’opportunità per migliorarsi interiormente che fisicamente, prendiamola al volo
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